SETTIMA MISSIONE

7-19 "Alea iacta est"

di Ivana Minati & Martina Tognon

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TITOLO: 7-19 "Alea iacta est"
AUTORE: Ivana/Kublik-Martina/Spini
PRECEDENTE: 7-18 "Destini"
D.T. 22/04/2389 ore 13:30 - D.S. 66305.66
LUOGHI: USS Velussi / USS Wayfarer
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*** USS Velussi - Infermeria ***

"Kral ora tutto dipende da noi."

Il Klingon, ancora accecato di rabbia ma deciso a dominarsi, lanciò ancora un'occhiata al padre che giaceva esanime e rispose: “Non c'è nulla che possa fare, ammesso che stiate dicendo la verità; non
ho ne’ rudimenti medici, ne’ uomini per assistervi in merito ... ed in verità, anche la mia volontà di starvi a sentire sta ormai scemando."

Con tono risoluto la Spini continuò: "Credo ormai di poter avere solo un’ipotesi plausibile...
Quasi sicuramente non c'è altra spiegazione che quella che sto per darti, ma ho bisogno che tu convinca anche tuo padre a starmi a sentire... questo virus... personalmente ormai sono sicura che di
tratti di una mutazione dell'influenza Levodian ..."

"Lei sta prendendosi gioco di me; persino io so che si tratta di un infimo malessere passeggero...
Si è resa conto della situazione in cui siamo!? Non può essere la risultanza di un'assurdità così palese ..."

"E' vero," continuò la Spini "dura poco più di 24 ore e non lascia generalmente nessun tipo di conseguenza, ma come le dicevo è una mutazione...
Non ho il tempo per essere più accurata ma intorno alla metà del ventiduesimo secolo terrestre un dottore tentò un esperimento sul DNA di diversi embrioni con lo scopo di ottenere una razza potenziata sia cerebralmente che fisicamente.
L'esperimento fallì e conseguentemente il nuovo DNA mutò la natura del virus dando il via ad una progressiva epidemia fra i portatori dello stesso ceppo genetico irreversibile e fatale."

"Kral, fai tacere quella donna!" tuonò con vigore D'Toor che faticosamente riprendeva i sensi ed aveva evidentemente ascoltato l'ultimo stralcio di discussione.

D’istinto sia la Wu che la Spini si voltarono nella direzione della voce incontrando lo sguardo ancora trafelato ma carico d'ira del Klingon.
Di nuovo il figlio gli si fece subito incontro.

"Padre ho deciso di lasciarla finire e vorrei che lo facessi anche tu, dopo decideremo se le sue argomentazioni siano valide o meno..."

"Falla tacere ti dico! Ho ascoltato il suo delirio ... mente per aggiungere pochi istanti alle loro inutili vite!"

"D'Toor, non mento.” Intervenì la Spini “E se è vero che ha ascoltato, allora sa di cosa parlo e vuole che taccia per tenere suo figlio all’oscuro ...."

"Non permetterti di rivolgerti a me in questi termini,” Sbraitò D’Toor “o ne pagherai le conseguenze ... Come osi fare queste insinuazioni su me !?!"

"Sono pronta a pagare con la mia vita se potrai smentire davanti a tuo figlio ed ad un testimone quello che sto per dirti."

Fino al quel momento Wu aveva cercato di rimanere al margine della discussione, ma l'ipotesi accennata dalla Spini e tirata fuori così su due piedi, le sembrava proprio essere un pericoloso bluff atto a guadagnare tempo con i Klingon fornendo loro argomentazioni e dubbi col fine di farli desistere dai loro intenti omicidi - ammesso che si potesse far argomentare uomini d'azione e di abitudini spartane come loro.
Ciò che la rassicurava era il fatto che la dottoressa in ogni caso sapeva meglio di lei come fronteggiarli, anche se era indubbio che stava assumendosi un rischio personale troppo alto.

"Niente di quello che dirai avrà un senso donna... non farci perdere altro tempo!"

"Padre!" lo interruppe con tono solenne Kral "lasciala parlare, in garanzia alla sua richiesta ha messo a disposizione la vita, lasciami decidere autonomamente se i suoi sono i vaneggiamenti di una codarda."

Era una legittima richiesta che l'uomo non poté rifiutare, e senza aggiungere neanche una parola, lasciò che il suo silenzio fungesse da riluttante assenso.

"I soggetti su cui fu operato il potenziamento erano Klingon..." continuò Mistral "su di loro gli effetti inattesi si fecero subito notare: le loro caratteristiche fisiche, tipiche della vostra razza, andarono quasi totalmente perse - so benissimo quale onta intollerabile rappresenti per voi – e ben presto divennero per il resto della vostra specie motivo di imbarazzo e vergogna e vennero perciò allontanati cercando il più possibile di tenerli segreti.
La vita dei soggetti potenziati si rivelò comunque breve a causa della mutazione di un virus di cui le
accennavo prima...
D'Toor, lei conosce la verità, non ho dubbi; è stato un fallimento disonorevole, ma suo figlio deve sapere cosa sta accadendo e di cosa morirà se non saremo in grado di uscire di qui.”

Wu continuava a seguire con attenzione le mosse della dottoressa, e per quanto ne sapeva, la storia le parve assumere una certa plausibilità.

"D'Toor, lei conosce questi fatti...", ma il prepotente silenzio del klingon continuò.
"Negare che sia mai avvenuto, ora, davanti alla minaccia davanti alla quale ci troviamo, è illogico!"

“ILLOGICO!?” tuonò finalmente D'Toor che fino a quel momento sembrava tenersi dentro un oceano in tempesta. "Ecco cosa sanno dire bene quelli come voi... la logica non può lavare una macchia simile: privati dell'essenza fisica e spirituale che ci rende klingon! “Potenziati” dice … dal nostro popolo vengono chiamati "Quach'ta" che corrispondono al significato terrestre di “infelici”;
questi sono!"

"Perchè se sapevi padre hai taciuto quest'abominio a me e i miei fratelli? Che infamia è mai questa? Tu mi hai così negato il diritto di poter celebrare il mio hegh'bat nei tempi adeguati..."

Riconoscendo la terribile parola che riconduceva al suicidio rituale Klingon, la Spini e la Wu credettero di aver perso anche quel poco terreno che si erano illuse di aver guadagnato.

 

*** USS Wayfarer - Plancia - contemporaneamente ***

Il Capitano Kiron ascoltava con sempre maggiore stupore le informazioni che arrivavano dalla Velussi. Non riusciva a capire quanto fossero vere e quanto fosse un bluff della Dottoressa Spini.

"Stiamo continuando a trasmettere i dati a Q’Ghor?"
"Sì... anche se vista la situazione..."
"Non si può mai dire Rumar.. non si può mai dire..."

Quasi a volergli dar ragione una chiamata in entrata attrasse l'attenzione dei presenti, Kiron assentì alla muta richiesta dell'ufficiale alle comunicazioni.

"La situazione è difficile Q’Ghor... cosa vuole fare?"

*** USS Velussi - Infermeria ***

"NO!"

L'urlo del giovane klingon stupì prima di tutto la Dottoressa Spini, che non si aspettava una così violenta ribellione alla posizione del padre.

"NO! Ora capisco... capisco il perché gli altri mi hanno sempre a malapena obbedito nonostante il ruolo che mi spetta e mi sarebbe dovuto in quanto membro del tuo clan... in quanto tuo figlio!
Se questa vulcaniana ha ragione, io sono Quach'ta, uno di quelli che tu... hai definito Quach'ta! ORA IO rivendico il mio diritto di conoscere la realtà che mi hai nascosto fino ad oggi padre... e quindi ascolterò questa donna fino in fondo... sono passati molti anni da quando il nostro  quipaggio si è perso nello spazio, magari questa femmina è in grado di curare questa... “vergogna”!!!"
"Tu non capisci Kral... la nostra vergogna non è curabile... solo il tempo si è dimostrato efficace, portando di nuovo alla luce i nostri geni, la nostra possenza... la nostra razza...." D'Toor terminò con un ruggito.

Nel corridoio esterno si sentì un violento trambusto, Mistral si voltò di colpo verso Sheeval.

"Blocchi la porta! non possiamo farli entrare ora!"

La donna raggiunse la porta in fretta, e riuscì a bloccarla, appena in tempo.

"Non reggerà Dottoressa... è già danneggiata da prima."
"Speriamo regga a sufficienza..."

Pochi istanti ed all'oblò si affacciò il volto chiaramente e marcatamente klingon di una donna. Osservò all'interno volgendo lo sguardo all'interno dell'infermeria, poi puntò lo sguardo sulla
vulcaniana con l'uniforme azzurra.

"Tu... vulcan... il mio Comandante ti ordina di contattarlo."
"Chi sei? chi è il tuo Comandante?"
"Io sono Gruk'ta, il mio comandante è Q'Ghor del clan Garnak,
ufficiale in comando del IKS CharghwI. Il mio comandante ti concede 10 minuti."

 

*** Flashback ***

**** USS Wayfarer - Plancia - Ore 12.20 ****

"Capitano Kiron... quello che ricevo dalla vostra nave... non può essere diffuso lei lo capisce?"
"No, non lo capisco. Credo dipenda dal fatto che non sono un klingon.
Ciò nonostante posso cercare di accettarlo... Io credo al mio Ufficiale Medico Capo. Se lei dice che può rimettere le cose a posto, allora può farlo.
Quella vulcaniana è esperta di genetica Q'Ghor. Sua figlia è Drianna Drukta del casato di T’Kregk - omise volontariamente il cognome della madre - quindi può capirvi meglio di me.
E sono certo che farà di tutto per mantenere quello che ha detto."

Dentro di sé Kiron sperò ardentemente che quello della Spini non fosse un bluff.

"Va bene Capitano Kiron. Voglio fidarmi di quello che lei mi sta dicendo.
Fermerò l'attacco dei miei uomini, ma starà alla sua Dottoressa farmi vedere che ho fatto bene a fidarmi."

 

*** USS Velussi - Infermeria - Ore 12:40 ***

Mistral aveva parlato con Q'Ghor per quasi venti minuti.
Non lo avrebbe ammesso, ma si era stupita soprattutto dallo scoprire che Q'Ghor era dello stesso clan del bambino infetto presente sulla nave.
Forse era per questo che aveva accettato di parlare con lei.
Forse per questo aveva accettato la sua idea, la sua opinione.

"Capitano Q'Ghor spero di aver chiarito il mio punto di vista."
"Lei è stata molto chiara. La situazione è molto chiara. Una informazione però non me l'ha data."

Mistral inarcò un sopracciglio, in quel gesto che la rendeva simile a sua madre... e che spesso rivedeva in sua figlia.

"Dica Q'Ghor."
"Tempo... quanto tempo le serve?"
"Un mese Capitano Q'Ghor... non più di un mese."

 

*** USS Velussi - Infermeria - 15/05/2389 ore 10:15 - D.S. xxxxx.xx ***

"Lieto di sentirla Dottoressa Spini."
"Lieta di sentire lei Capitano Kiron. Posso chiederle come sta Drianna?"

Poco distante dal Capitano fu il Consigliere Kublik a rispondere.

"Direi che sua figlia è una vulcaniana perfetta."

Mistral sorrise apertamente, cosa che faceva solo quando c'era di mezzo sua figlia.

"Lei mente spudoratamente Consigliere... sono certa che vi ha creato qualche grattacapo.
Il trucco con lei è metterla all'angolo con la logica."
"Ammetto che ci ho provato, ma mi ha imbrogliato un paio di volte."
"Un paio?"

Erjn sorrise.

"Più di un paio..."

Mistral spense il sorriso, rivolgendosi nuovamente al suo ufficiale in comando.
Sapeva che il Capitano Kiron era stufo di giracchiare senza sosta attorno alla USS Velussi in attesa della sua chiamata. Quasi un mese era passato. Le navi si erano spostate lentamente fino al limitare del confine klingon, e lì erano rimasti.
La USS Velussi.
La USS Wayfarer che giracchiava attorno.
La IKS CharghwI che controllava ogni loro mossa poco distante.

Dopo il loro colloquio non aveva più sentito Q'Ghor, aveva però avuto il piacere di avere attorno l'inviata del Capitano klingon.
Quella donna l'aveva controllata quasi a vista.
Si era infilata nella sua infermeria, ignorando totalmente il rischio di contagio, si era piazzata lì e non si era praticamente mossa.

"Finito Capitano."
"Bene Comandante Spini. Ne sono lieto, molto lieto ovviamente. Mi faccia rapporto Comandante."
"Il virus è stato debellato. Uno studio genetico incrociato tra i Kral ed il giovane Gargegh ha permesso di arrivare ad un vaccino. Inoltre mi sono riservata un po' di tempo per... eliminare un po' di “infelicità” tra i membri dell'equipaggio di D'Toor."
"Con risultati ottimali?"
"Nei limiti del possibile Capitano. Non posso ridare loro gli anni perduti a causa delle modifiche al loro DNA. Ma ora sono a tutti gli effetti klingon."
"Bene Comandante. Comunichi lei la situazione a Q'ghor, sono certo che gli farà piacere poterla ringraziare..."
"Non è klingon il ringraziare Capitano, ma comunicherò al Capitano
Q'Ghor la situazione."

 

*** USS Velussi - Sala teletrasporto - 15/05/2389 ore 11:10 - D.S. xxxxx.xx ***

D'Toor entrò nella sala teletrasporto, poco dietro di lui un giovane klingon, possente, i capelli stranamente corti, la fronte increspata profondamente, gli occhi fiammeggianti.
D'Toor abbassò la testa in un cenno di saluto rapido verso i presenti, si fermò davanti alla Dottoressa Spini.

"Lei ha fatto quello che ha promesso. Lei è una donna d'onore."

La vulcaniana annuì brevemente, accettando il complimento con l'onore che si confaceva alla madre di una klingon.
D'Toor andò a posizionarsi sul teletrasporto. Attese.
Il giovane klingon si avvicinò alla Dottoressa, allungò il braccio verso di lei, in silenzio.
Mistral lo osservò a lungo, era impossibile comprendere se fosse conscio o meno che stava sfidando il suo essere vulcaniana, allungò a sua volta il braccio.
Avambraccio contro avambraccio.
Le mani si strinsero quasi all'altezza dei gomiti.
Le dita penetrarono nella carne.

Kral sorrise.
I denti aguzzi brillarono illuminati dalle luci della consolle teletrasporto.

"Che resti tra di noi Dottoressa... perché negherò sempre se mai qualcuno dovesse parlare di questo... - la fissò negli occhi - ...grazie."

Rapidamente si allontanò da lei, salì sul teletrasporto a fianco al padre, nei cui occhi brillò un lampo di puro orgoglio.
Un attimo dopo sparirono avvolti dalla volute azzurre...
Un attimo dopo tutto era finito.

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Lt.Cmdr.
Lt.Cmdr. Erjn M. Kublik
Counselor - USS Wayfarer NCC-62925
Combadge: erjn_kublik@yahoo.it
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Lt.Cmdr.
Lt.Cmdr. Doc. Mistral T'Ado Spini
Chief Medical Officer - USS Wayfarer NCC-62925
ICQ Combadge: 126295405
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