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================================ *** USS Velussi - Infermeria *** "Kral ora tutto dipende da noi." Il Klingon, ancora accecato di rabbia ma deciso a dominarsi, lanciò ancora un'occhiata al padre che giaceva esanime e rispose: “Non c'è nulla che possa fare, ammesso che stiate dicendo la verità; non Con tono risoluto la Spini continuò: "Credo ormai di poter avere solo un’ipotesi plausibile... "Lei sta prendendosi gioco di me; persino io so che si tratta di un infimo malessere passeggero... "E' vero," continuò la Spini "dura poco più di 24 ore e non lascia generalmente nessun tipo di conseguenza, ma come le dicevo è una mutazione... "Kral, fai tacere quella donna!" tuonò con vigore D'Toor che faticosamente riprendeva i sensi ed aveva evidentemente ascoltato l'ultimo stralcio di discussione. D’istinto sia la Wu che la Spini si voltarono nella direzione della voce incontrando lo sguardo ancora trafelato ma carico d'ira del Klingon. "Padre ho deciso di lasciarla finire e vorrei che lo facessi anche tu, dopo decideremo se le sue argomentazioni siano valide o meno..." "Falla tacere ti dico! Ho ascoltato il suo delirio ... mente per aggiungere pochi istanti alle loro inutili vite!" "D'Toor, non mento.” Intervenì la Spini “E se è vero che ha ascoltato, allora sa di cosa parlo e vuole che taccia per tenere suo figlio all’oscuro ...." "Non permetterti di rivolgerti a me in questi termini,” Sbraitò D’Toor “o ne pagherai le conseguenze ... Come osi fare queste insinuazioni su me !?!" "Sono pronta a pagare con la mia vita se potrai smentire davanti a tuo figlio ed ad un testimone quello che sto per dirti." Fino al quel momento Wu aveva cercato di rimanere al margine della discussione, ma l'ipotesi accennata dalla Spini e tirata fuori così su due piedi, le sembrava proprio essere un pericoloso bluff atto a guadagnare tempo con i Klingon fornendo loro argomentazioni e dubbi col fine di farli desistere dai loro intenti omicidi - ammesso che si potesse far argomentare uomini d'azione e di abitudini spartane come loro. "Niente di quello che dirai avrà un senso donna... non farci perdere altro tempo!" "Padre!" lo interruppe con tono solenne Kral "lasciala parlare, in garanzia alla sua richiesta ha messo a disposizione la vita, lasciami decidere autonomamente se i suoi sono i vaneggiamenti di una codarda." Era una legittima richiesta che l'uomo non poté rifiutare, e senza aggiungere neanche una parola, lasciò che il suo silenzio fungesse da riluttante assenso. "I soggetti su cui fu operato il potenziamento erano Klingon..." continuò Mistral "su di loro gli effetti inattesi si fecero subito notare: le loro caratteristiche fisiche, tipiche della vostra razza, andarono quasi totalmente perse - so benissimo quale onta intollerabile rappresenti per voi – e ben presto divennero per il resto della vostra specie motivo di imbarazzo e vergogna e vennero perciò allontanati cercando il più possibile di tenerli segreti. Wu continuava a seguire con attenzione le mosse della dottoressa, e per quanto ne sapeva, la storia le parve assumere una certa plausibilità. "D'Toor, lei conosce questi fatti...", ma il prepotente silenzio del klingon continuò. “ILLOGICO!?” tuonò finalmente D'Toor che fino a quel momento sembrava tenersi dentro un oceano in tempesta. "Ecco cosa sanno dire bene quelli come voi... la logica non può lavare una macchia simile: privati dell'essenza fisica e spirituale che ci rende klingon! “Potenziati” dice … dal nostro popolo vengono chiamati "Quach'ta" che corrispondono al significato terrestre di “infelici”; "Perchè se sapevi padre hai taciuto quest'abominio a me e i miei fratelli? Che infamia è mai questa? Tu mi hai così negato il diritto di poter celebrare il mio hegh'bat nei tempi adeguati..." Riconoscendo la terribile parola che riconduceva al suicidio rituale Klingon, la Spini e la Wu credettero di aver perso anche quel poco terreno che si erano illuse di aver guadagnato.
*** USS Wayfarer - Plancia - contemporaneamente *** Il Capitano Kiron ascoltava con sempre maggiore stupore le informazioni che arrivavano dalla Velussi. Non riusciva a capire quanto fossero vere e quanto fosse un bluff della Dottoressa Spini. "Stiamo continuando a trasmettere i dati a Q’Ghor?" Quasi a volergli dar ragione una chiamata in entrata attrasse l'attenzione dei presenti, Kiron assentì alla muta richiesta dell'ufficiale alle comunicazioni. "La situazione è difficile Q’Ghor... cosa vuole fare?" *** USS Velussi - Infermeria *** "NO!" L'urlo del giovane klingon stupì prima di tutto la Dottoressa Spini, che non si aspettava una così violenta ribellione alla posizione del padre. "NO! Ora capisco... capisco il perché gli altri mi hanno sempre a malapena obbedito nonostante il ruolo che mi spetta e mi sarebbe dovuto in quanto membro del tuo clan... in quanto tuo figlio! Nel corridoio esterno si sentì un violento trambusto, Mistral si voltò di colpo verso Sheeval. "Blocchi la porta! non possiamo farli entrare ora!" La donna raggiunse la porta in fretta, e riuscì a bloccarla, appena in tempo. "Non reggerà Dottoressa... è già danneggiata da prima." Pochi istanti ed all'oblò si affacciò il volto chiaramente e marcatamente klingon di una donna. Osservò all'interno volgendo lo sguardo all'interno dell'infermeria, poi puntò lo sguardo sulla "Tu... vulcan... il mio Comandante ti ordina di contattarlo."
*** Flashback *** **** USS Wayfarer - Plancia - Ore 12.20 **** "Capitano Kiron... quello che ricevo dalla vostra nave... non può essere diffuso lei lo capisce?" Dentro di sé Kiron sperò ardentemente che quello della Spini non fosse un bluff. "Va bene Capitano Kiron. Voglio fidarmi di quello che lei mi sta dicendo.
*** USS Velussi - Infermeria - Ore 12:40 *** Mistral aveva parlato con Q'Ghor per quasi venti minuti. "Capitano Q'Ghor spero di aver chiarito il mio punto di vista." Mistral inarcò un sopracciglio, in quel gesto che la rendeva simile a sua madre... e che spesso rivedeva in sua figlia. "Dica Q'Ghor."
*** USS Velussi - Infermeria - 15/05/2389 ore 10:15 - D.S. xxxxx.xx *** "Lieto di sentirla Dottoressa Spini." Poco distante dal Capitano fu il Consigliere Kublik a rispondere. "Direi che sua figlia è una vulcaniana perfetta." Mistral sorrise apertamente, cosa che faceva solo quando c'era di mezzo sua figlia. "Lei mente spudoratamente Consigliere... sono certa che vi ha creato qualche grattacapo. Erjn sorrise. "Più di un paio..." Mistral spense il sorriso, rivolgendosi nuovamente al suo ufficiale in comando. Dopo il loro colloquio non aveva più sentito Q'Ghor, aveva però avuto il piacere di avere attorno l'inviata del Capitano klingon. "Finito Capitano."
*** USS Velussi - Sala teletrasporto - 15/05/2389 ore 11:10 - D.S. xxxxx.xx *** D'Toor entrò nella sala teletrasporto, poco dietro di lui un giovane klingon, possente, i capelli stranamente corti, la fronte increspata profondamente, gli occhi fiammeggianti. "Lei ha fatto quello che ha promesso. Lei è una donna d'onore." La vulcaniana annuì brevemente, accettando il complimento con l'onore che si confaceva alla madre di una klingon. Kral sorrise. "Che resti tra di noi Dottoressa... perché negherò sempre se mai qualcuno dovesse parlare di questo... - la fissò negli occhi - ...grazie." Rapidamente si allontanò da lei, salì sul teletrasporto a fianco al padre, nei cui occhi brillò un lampo di puro orgoglio.
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